mercoledì

IL FUTURO CHE VORREI... E' SOTTOCASA.


 "Ecco la coppia più bella del Quadrarosi, proprio così ci hanno apostrofato alcune giovani donne mentre passavamo vicino ai giardinetti sotto casa.
Era una giornata tiepida e primaverile, di quelle che quando siamo a Dublino ce le sogniamo, tornavamo dalla spesa e...si è andata proprio così, per qualcuno siamo la più bella coppia del Quadraro. Ok dove viviamo è praticamente un piccolo paese dentro Roma, ci conosciamo di vista tutti e tutti sanno chi siamo.
Le salutiamo con la mano e un sorriso sincero, saranno circa cinque o sei, che approfittando del tempo hanno portato i bambini a giocare.
"Ma voi quando fate un figlio?" ci dice una di loro e ce lo dice senza dileggio, ce lo sta chiedendo sul serio a quel punto ci fermiamo, i bambini si rincorrono, chi sale sullo scivolo, chi si fa spingere su l'altalena, mentre rispondo ironico "guarda, ci proviamo in tutte le posizioni..ma proprio ne io ne Edu restiamo incinta"  tra le risate un'altra ci dice "dai, avete capito...ma voi che vivete sopratutto all'estero, non potete adottarli?" a quel punto sono io che le faccio una domanda "ma allora con stà storia che un bambino a bisogno di un papà e di una mamma come la mettiamo?" - "Alessà, lo sai meglio di noi che un ragazzino ha bisogno di essere amato e seguito da persone pazienti, c'è il mio, che con il padre proprio non si prende e certe volte mi dice, mamma cambiamo papà?... come vedi non centra niente essere gay". Edu fatalista sospira un "Appena sarà possibile, facciamo richiesta e poi vedremo che succede, certo i soldi per la gestazione di sostegno, non ce l'abbiamo", scherzando una di loro aggiunge "Bhè a limite, ci organizziamo tra noi, una cenetta e poi vediamo quello che esce fuori, dai pure se non vi piacciono le donne, per una giusta causa uno si sacrifica"
Le guardavamo, erano belle, bellissime, acute, vere e sorridenti, proprio le persone ideali con cui far crescere i bambini. Forse era impensabile qualche anno fa sentire delle mamme parlare così serenamente della omogenitorialità.
Una di loro prima che ci allontanassimo aggiunse "sentite, io c'ho la figlia più grande di quindici anni che probabilmente è lesbica, lo sai un genitore lo capisce... vi posso chiamare per qualche consiglio?", ma che stava succedendo? Tutto era perfetto e non ci trovavamo in Svezia o in Olanda, ma a Roma, nel nostro sorprendente e bohemien villaggio  "Certo!"  le risposi mentre ci allontanavamo.
Salutandoci qualcuna ci tirò un bacio con la mano, poi ripresero a chiacchierare, i bambini continuavano a rincorrersi e a spingersi sull'altalena... mentre Edu prendeva la mia mano e la stringeva nella sua.

11 commenti:

  1. Dunque, pure noi, nel nostro piccolo paese, siamo diventati molto popolari e benvoluti. Rosario è un "ciacolone", ha attaccato bottone con tutte le sciure del paese al bar, al mercato, al piccolo supermercato... e tutte sono felici di essere nostre amiche.
    Poi, una sera sei a cena con alcune di loro e salta fuori che per una il matrimonio è solo tra uomo e donna e i gay hanno solo diritto a dei "pacs", l'altra che i figli crescerebbero non equilibrati con due papà. Siamo tornati a casa delusi e amareggiati.
    In Italia c'è ancora molta strada da fare. Le coppie gay sono simpatiche, fanno allegria, sono brave persone... ma guai a farle entrare nel "sacro" vincolo del matrimonio.

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  2. Fabri, veramante la nostra esperienza è stata positiva, forse Roma essendo più grande è più trasversale, ma queste mamme sono veramente open mind.... ovvio non essendo la norma ,ci siamo sorpresi anche noi....

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  3. Manca il finale: e poi mi sono svegliato ed era tutto un sogno XD
    No scherzo.. che bella testimonianza.. :)

    Bè.. pian piano le cose cambiano.. come dice Fabry, c'è molta strada da fare.. ma un pezzo è già stato fatto.. a forza di camminare prima o poi si arriva a destinazione..

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  4. CHE SPETTACOLO!!!!! Un bacio da Aurora :-)

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  5. mi sono commossa, grazie. Samanta.

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  6. commossa e fiduciosa. fiduciosa nell'intelligenza di alcune donne. forse solo tale intelligenza potrà portare il cambiamento. piacere di aver conosciuto il vostro blog!

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  7. Aurora, Samantha e Rita, grazie per le belle parole e benvenute sul nostro blog!

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  8. Che mamme splendide.....sicuramente la nostra generazione (e spero le future) saranno più open mind delle passate.....Un figlio....che bell'idea... ;-) Vi auguro che tutti i vostri desideri possano avverarsi...così come vorrei tanto si avveressero i miei....
    Un abbraccio lunare
    Chico

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  9. Daje Chico, che i desideri anche se non si avverano , in parte li costruiamo ;)

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  10. Ciao,
    mi chiamo Carolina, 38 anni e single (ahimè ormai da un po’).
    Leggo questo post con qualche annetto di ritardo :D
    Comunque, vedo che nel testo parlate di ‘gestazione di sostegno’. Ma, mi chiedo, con tutti i bimbi che sono soli al mondo, è proprio necessario ricorrere a sistemi artificiali per procrearne degli altri (e questo lo intendo in generale per omosessuali, single, coppie etero sterili)? Due papà come voi potrebbero fare la felicità di un bimbo che già c’è.
    Personalmente credo sia quasi un dovere di chi resta senza figli naturali il prendersi cura dei bimbi che non hanno una famiglia. Io, semmai uscirò dalla condizione di lavoratrice precaria, sarà una cosa che farò, che sia da sola, con un compagno o assieme a mia sorella gemella.

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