giovedì

ALLA RICERCA DEL NOSTRO TESORO....



Vi voglio raccontare due storie che in comune hanno solo una cosa il nome dei protagonisti, Fabio... Anzi due cose in comune, si chiamano entrambi Fabio e sono entrambi gay.
Il migliore amico di mia nipote Ludovica, in questi giorni, ha fatto coming out in famiglia, dopo averlo detto ad un po di amici, me compreso, poi ha deciso di dirlo a sua sorella, che è caduta letteralmente dalle nuvole e poi  la mattina successiva, dopo una notte agitata,  i genitori se lo sono ritrovato di piedi al letto con la sorella che gli faceva da spalla. La luce del mattino filtrava dalle finestre, i genitori lo guardavano preoccupati e con gli occhi ancora gonfi di sonno, lui introduceva il discorso, ma non riusciva a proseguire < Vi devo dire una cosa... non ce la faccio più a tenermela dentro>, lunghe pause e sguardi nel vuoto, come a cercare le parole e gli occhi dei genitori che con il tempo si facevano sempre più svegli e preoccupati... < Io, non ce la faccio più a tenermi dentro questa cosa, io sono gay!> … i genitori si guardarono per un istante , poi il padre aggiunse < Guarda che lo sapevamo>, a quel punto la sorella con tono sorpreso disse < Chi ve lo ha detto?!>, bastò l'occhiata con il sopracciglio alzato della madre per capire che l'unica a non averlo capito, era solo lei, la sorella di Fabio; In effetti lo avevamo capito tutti da sempre, la sua curiosità verso le ragazze si limitava a commenti di carattere estetico tipo < Che capelli splendidi!> oppure < Queste scarpe con il tacco, ti fanno delle gambe favolose!>. Il giorno dopo, Fabio andò a pranzo solo con il padre, parlarono di un sacco di cose, scherzarono e risero.... e non c'era da aggiungere altro.
L'altro Fabio, ha quasi quarant'anni e mi ha contattato tramite questo blog, lo conosco virtualmente, so dove vive e so che ha una moglie e dei figli, ingenuamente credevo che fosse il classico gay, sposato, che vive di nascosto la sua omosessualità e la esprimesse solo sessualmente....e invece, non è mai stato con un uomo, lo ha sempre pensato e desiderato ma non ha mai avuto la forza di mettersi alla prova...adesso però le cose stanno cambiando e come può succedere ad una persona qualsiasi etero o omo che sia, ad una cena di lavoro, ha incontrato un collega ed è stata un'attrazione incontenibile e non solo fisica e Fabio questo incontro rivelatore se lo sta vivendo, pieno di sensi di colpa soprattutto nei confronti della moglie (e come non dargli torto). Nei prossimi giorni si vedrà con questo uomo e non sa cosa fare...Io gli ho dato un consiglio, che all'incirca è questo < Esci, con lui, mettiti alla prova, non sottovalutare l'attrazione fisica, ma neanche quella intellettuale e sopratutto l'alchimia naturale e poi dopo, pensa a tua moglie che come donna, merita di essere amata in modo completo ed autentico e se comprendi che questa cosa è venuta meno o peggio non c'è mai stata, penso che tu sia giunto a quel punto della tua esistenza dove devi essere lucido e spietato con te stesso. Questo percorso di ricerca e di conferme porterà la verità non solo a te, ma anche a quelli che ami... Il tuo esempio può diventare un insegnamento importante su come vada vissuta la vita; cercando la loro comprensione gli farai capire che quello che facciamo e le scelte che seguiamo, sono sempre in base a gli strumenti umani che abbiamo in quel momento a disposizione e, proprio perché umani, si possono sempre migliorare.>
La vita è una caccia al tesoro, dovremmo concentrarci a cercare le cose belle, in modo che quando arrivano le brutte, abbiamo abbastanza equilibrio per affrontarle e dargli un significato formativo, perchè l'amore è costruzione e se è necessario passare anche per campi minati, se la nostra coscienza ci da come via di uscita solo la sincerità, se la nostra morale ci dice che tutte le scappatoie sono terminate... allora vuol dire che il tesoro che cerchiamo è proprio sotto i nostri piedi, non dobbiamo fare altro che dissotterrarlo e condividerlo con amore e cura con tutte quelle persone a cui vogliamo bene.

lunedì

HO SCRITTO TI AMO...



In scooter sulla via Aurelia, direzione mare; Certo non è come andare in aereo alle Bahamas, ma quest'anno abbiamo un po' di spese da affrontare e le frustrazioni da “ Wannabe” non fanno parte della nostra condizione morale... Quindi dicevo, ci trovavamo in scooter, con gli occhiali scuri e con il sole a picco che bruciava le nostre spalle e ci sentivamo invincibili come due Rock stars.
Sulla sinistra la linea cobalto di mare ci seguiva ormai da diversi kilometri, dovevamo trovare solo il punto giusto dove svoltare e raggiungerla. Superato un immenso campo di girasoli, si apriva la spiaggia ventosa e quasi deserta, il mare mosso e l'acqua gelata, il posto perfetto.
Mi piaceva vederci li, con il cell. prendevo qualche foto di noi e del panorama, quando la mia attenzione è andata su una roccia, un piccolo scoglio; Qualcuno pazientemente ci aveva scolpito sopra “TI AMO”, per associazione ho pensato subito ad un testo di una vecchia canzone che diceva  < Ho scritto t'amo, sulla sabbia e il vento a poco a poco se l'è portato via con sé >... ho riflettuto proprio sulla diversa natura di questi atti estetici, sulla verità e sulla difficoltà,  sulla qualità della volontà di  esternare il proprio amore... certo è, che scriverlo sulla roccia è un bell'impegno.