sabato

SULLA RUSSIAN AIRLINES, CAMUFFATO DA ETERO.



Sky westC'è un cordone rosso, o meglio rosa che parte dalle affermazioni di molti politici “moderati di centrodestra” italiani e la grande  Russia di Putin, una malcelato odio verso gli omosessuali; La diseducazione alla condivisione e alla conoscenza (che rappresentano il cuore della democrazia), sta di nuovo dando i suoi amari frutti e mentre in Italia é ancora un cordone, in Russia questo cordone rosa è stato definitivamente intrecciato, per farne dei bei triangoli di stoffa da attaccate sulle giacche degli omosessuali “sovietici”, leggo testuale :La Duma approva il divieto di propaganda. Arrestati i manifestanti che protestavano davanti al Parlamento. Da ora in poi sarà dunque reato parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle speranze dei cittadini gay. La definizione, strategicamente un po' vaga, di "propaganda" darà al giudice la possibilità di punire con pesanti multe (fino a 15mila euro) artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un'opinione in pubblico sulla situazione degli omosessuali.
...Vabbè in Italia non succederà mai...Forse no!...ma di fatto un senso di disagio, un sentore di essere giudicato e non accettato, mi sta contaminando e rovinando, tutta quell'energia morale e psichica, positiva e frizzantina che dovrei avere in questi giorni.
Ok, mi spiego meglio... domani parto per Tokyo, una vacanzetta in bassa stagione che io e Edu abbiamo cercato e voluto.
Edu partirà da Dublin (perchè come sapete lavora li) e io parto da Fiumicino con la mitica ed economica compagnia aerea Aeroflot-Russian Airlines che è per il 51% dello Stato, lo stesso Stato che ha varato l'omofoba legge.
Questa esperienza mi pone delle domande; Durante il volo come mi devo comportare? Se parlo con il vicino di posto e mi chiede se sono sposato, cosa devo rispondere? Se, sempre il fantomatico vicino di posto mi chiedesse cosa sto ascoltando dall' i-pod....posso rispondere: ascolto Madonna? Se, mentre faccio scalo a Mosca (ci devo stare circa tre ore), preso dalla nostalgia volessi lasciare un messaggio alla segreteria telefonica di Edu, tipo: Eduardo, amore mi manchi, non vedo l'ora di abbracciati. E vengo ascoltato da un poliziotto russo che capisce l'italiano, riuscirò a cavarmela solo con una multa?...Adesso che ci penso, una cosa mi devo assolutamente ricordare di NON fare, mentre seduto all'aeroporto di Mosca, aspetto la connection per Tokyo, non devo assolutamente accavallare le gambe, una postura così sfacciatamente femminile, potrebbe essere scambiata per un atto estremo di  propaganda gay e mi porterebbe dritto dritto in carcere.

Vista così c'è molto da ridere...ma anche poco da ridere.
Alle sorelle e ai fratelli omosessuali russi, per quel che vale, va tutta la mia solidarietà e una speranza; Che al più presto, gli organi mondiali per i diritti umani, inizino a fare qualcosa di concreto o questa sabbiamobile  finirà con l'inghiottirci tutti, dopotutto è iniziata così anche il secolo scorso.

Fedor Dostoevskij scriveva nel 1869 
La compassione è la più importante e forse l'unica legge di vita dell'umanità intera.”


lunedì

MIA ZIA LA BEFANA.

Mia zia Rosa (pace alla sua anima) era una donna buona e generosa, ma tanto tanto brutta, spesso io e le mie sorelle fantasticavamo sul perche’ avesse lineamenti cosi’ atipici e un corpo dalle strane proporzioni...
Mia madre dal canto suo, ogni 6 gennaio, puntalmente la chiamava per farle gli auguri. 
Crescendo, iniziai a trovare quella tradizione sancita dalla goliardica vanita’ di mia madre, crudele e da bulla delle medie; Così il giorno della befana di un bel po’ di anni fa, poco piu’ che adolescente, vedendo mia madre al telefono, compresi quello che stava per fare e colto da un impeto di sdegno civile, le bloccai la mano e le dissi  guardandola negli occhi < Ma non ti vergogni? e’ da quando sono nato che ogni mattina del 6 Gennaio, con il sorrisetto sulla faccia, rompi le palle alla povera  zia, prendendola in giro perche’ e’ racchia come una befana, la smetti con sta storia degli auguri si o  no!? >
Mia madre, continuando a comporre il numero, mi rispose leggermente spazientita....< Ale, zia Rosa e’ nata il 6 gennaio e anche tu, almeno quest'anno dovresti augurarle buon compleanno >.

Povera zietta, oltre il danno la beffa.