
Eduardo,
viaggia spesso per lavoro e quando sta per salire sull'aereo, mi fa
sempre una telefonata, chiedendomi < Cosa mi devi dire?>, io
prontamente a chilometri di distanza rispondo < Tengo su l'aereo!>
e non lo dico e basta, ma mi assicuro di non avere, braccia, gambe o
dita accavallate, questo perché una mia insegnante di italiano delle
superiori, mi disse non ricordo per quale motivo < Mentre mandiamo pensieri positivi ad una
persona, dobbiamo stare bene attenti ad non incrociare qualche parte
del corpo, perché l'energia si rimetterebbe in circolo dentro di noi
e non ce la farebbe ad uscire.>, ecco pensate, una frase buttata li
anni fa, ancora oggi è capace di condizionare la mia parte irrazionale... sinceramente non
mi limito solo a questo, capita di mettermi alla prova anche su
questioni di salute tipo < Se, entro un ora ad MTV trasmettono una certa
canzone, a Edu passerà la febbre entro sta sera >, potrei allungare l'elenco, ma per rendere l'idea... penso possa bastare.
Certo! ora che
l'ho detto e rileggendo quello che ho appena scritto, mi rendo conto che è il senso del
ridicolo a prevalere sulla mia zona d'ombra, un po' me ne vergogno, lo so
e lo accetto; In discolpa posso dire, che, espressi in questi modi low profile, i
miei piccoli atti scaramantici mantengono comunque una loro dimensione innocua e naïf, senza trasformarsi perciò in qualcos'altro di più patologico. E' commovente, constatare come davanti al grande punto interrogativo, su quel che
succederà l'attimo seguente, specialmente per quanto riguarda
l'amore, molti di noi e io in testa, per una forma di debolezza umana, ci riallacciamo a dinamiche
che hanno a che fare ben poco con la realtà, riportando il
sentimento dell'amore e tutta la sua carica arcana a
uno stato fiabesco e mitologico... Illudendoci (?) che
il nostro amore, unico e sorprendente, sia impregnato di una forza
misteriosa, capace così di domare il tempo e lo spazio.