giovedì

DUE BAMBINE NEL 1941


Mia madre era una bambina delle case popolari e nonostante la guerra, il Natale venne lo stesso.
La sua famiglia era modesta e dignitosa e quella mattina del 25 dicembre del 1941, lei e gli altri 5 fratelli, sotto un finto alberello adornato da vecchie decorazioni, trovarono per ognuno di loro  un piccolo giocattolo di latta avvolto nella carta di giornale.

                         -La felicità esiste solo se condivisa-                                      
Il cortile era ampio, lastricato da sampietrini color pece e circondato da  palazzi di sette piani dalle strutture geometriche, impunturate da file di finestre tutte uguali, i bambini del condominio  riuniti in gruppetti si confrontavano i regalini preziosi di poco valore, giocavano e ridevano. Sui gradini del portone sedeva mia madre di otto anni, solitaria, racchiusa in un cappottino di lana dai colori grigi e lividi, come grigi e lividi erano i cieli di quella mattina romana; giocava con il suo regalo, due pentoline smaltate e usava i gradini come fossero un ripiano della cucina... < Posso giocare con te? > la mia  piccola mamma si girò e si trovò di fronte una bambina come lei, ma sporca e vestita di stracci, veniva sicuramente delle baracche la vicino, gente che in casa aveva il pavimento in terra battuta < No! > rispose decisa la mia piccola mamma, gelosa delle sue pentoline, la poverella rispose indispettita < A me Gesù bambino ha portato una palla, una macchinina, una bambola e una aranciaera evidente che mentiva < Non ci credo, sei così povera che non hai nemmeno il letto > la poverella tirò fuori dalla logora tasca del cappotto, un arancia, la fece rotolare a terra e disse < questa è la macchinina > poi la lanciò in aria e commentò < questa è la palla > infine la avvolse in un fazzoletto , l'avvicinò al petto e annunciò trionfante < ...e lei è la mia bambola!
 < è solo una arancia ammaccata > ribattè dura la mia piccola madre e continuò a giocare dandole le spalle, dopo qualche istante si girò ma era di nuovo sola.
Passarono molti anni, mia madre divenuta madre ripensò a quell'episodio, comprendendo, provò una sconfinata tenerezza.

4 commenti:

  1. E' un bel ricordo anche se un po' triste

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  2. Mi si è strinto il cuore..

    La frase è di Into the Wild.. bel film :)

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  3. I bambini sono anche cosi'. Poi si cresce (per fortuna o purtroppo).

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